L’autostima è un concetto psicologico fondamentale che sta ad indicare il valore che una persona attribuisce a sé stessa. Si tratta di un elemento cruciale per il benessere mentale ed emotivo, dato che influenza le scelte di vita, le relazioni interpersonali e la capacità di affrontare le sfide. Un’autostima sana non porta a sentirsi superiori agli altri, ma piuttosto indica l’accettarsi così come si è, con pregi e difetti. Comprendere l’autostima, le sue influenze e le strategie per aumentarla può aiutare le persone a vivere vite più soddisfacenti e appaganti, mentre una bassa autostima può portare a danneggiare la quotidianità e i rapporti interpersonali.
L’alta autostima porta a: | La bassa autostima porta a: |
Avere fiducia nelle proprie capacità. | Dubbi costanti su sé stessi e sulle proprie capacità. |
Accettare le proprie debolezze e cercare di migliorarsi. | Paura del giudizio altrui e tendenza a evitare le sfide. |
Affrontare le sfide con un atteggiamento positivo. | Sentimenti di indegnità o inadeguatezza. |
Sentirsi degni di amore e rispetto. | Difficoltà nelle relazioni interpersonali, causate dall’insicurezza. |
Costruire relazioni sane e bilanciate. | Criticarsi eccessivamente o avere una visione distorta delle proprie capacità. |
Fattori che influenzano l’autostima
Molti fattori contribuiscono alla formazione dell’autostima, dall’infanzia all’età adulta. Tra essi si evidenziano:
- Esperienze infantili: il modo in cui le persone vengono trattate da genitori, insegnanti e coetanei gioca un ruolo fondamentale. Bambini che ricevono amore, incoraggiamento e supporto sviluppano una base solida per una buona autostima. Al contrario, critiche eccessive o mancanza di affetto possono portare a una bassa autostima.
- Successi e insuccessi: gli eventi della vita come successi scolastici, sportivi o professionali contribuiscono a costruire la nostra autostima.
- Confronto sociale: il confronto con gli altri può influenzare negativamente la percezione di sé, portando a sentirsi inferiori o inadeguati.
- Relazioni interpersonali: le relazioni con amici, partner e colleghi influenzano fortemente l’autostima: essere circondati da persone che ci apprezzano e ci supportano rafforza il senso di autovalore, mentre relazioni tossiche possono indebolirlo.
- Autoconsapevolezza: avere una buona autostima richiede la capacità di accettarsi per come si è, imparando a vedere i propri difetti eventualmente come elementi su cui lavorare, ma non da cancellare.
I sei pilastri di Nathaniel Branden
L’autostima influenza i pensieri e i comportamenti delle persone, e da essa dipende anche il benessere percepito e la capacità di raggiungere i propri obiettivi personali e professionali. Nonostante oggi ci si riferisca all’autostima più come a un costrutto psicologico che definisce il valore che l’individuo dà a sé stesso, lo psicoterapeuta Nathaniel Branden la definisce come “il singolo fattore più importante nel determinare la felicità e il successo di una persona nella vita” (Branden, 1995); ad ogni modo, essa influenza il modo in cui percepiamo e interagiamo con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda.
Branden individua sei pilastri dell’autostima: gli individui con un’alta autostima tendono a sentirsi quindi ben rappresentati da essi.
- Vivere consapevolmente: è la capacità di capire quali sono i nostri valori, interessi, bisogni e obiettivi e quale direzione vogliamo percorrere, in modo da avere la possibilità di sviluppare ed esprimere i nostri talenti e le nostre abilità.
- Accettazione di sé: significa comprendere e accettare ciò che si è, anche i lati meno brillanti e piacevoli. I pensieri, le emozioni, i comportamenti che compongono il nostro modo di essere vanno riconosciuti e poi capiti, senza necessariamente giudizio o critica.
- Senso di responsabilità: è la capacità di riconoscere la paternità delle proprie azioni, sentimenti e pensieri, in aggiunta all’impegno nello svolgere gli impegni quotidiani.
- Auto-affermazione: è la capacità di esprimersi con sicurezza, mostrando i propri valori e sentimenti nei modi e nei contesti appropriati senza timore di rifiuto o disapprovazione.
- Darsi un obiettivo: si riferisce alla capacità di stabilire un piano d’azione della propria vita e di perseguire obiettivi significativi.
- Integrità personale: la capacità di vivere secondo i propri valori, convinzioni e principi, in modo da mantenere coerenza con sé stessi.
Conclusione
L’autostima è una componente fondamentale del benessere psicologico e della qualità della vita. Non è solo il risultato di ciò che siamo o di ciò che abbiamo ottenuto, ma è influenzata dalle nostre esperienze e dalla capacità di dialogare con noi stessi. Le persone con bassa autostima hanno valutazioni mediamente più negative di sé stessi e si sentono spesso inadeguate e insicure, tendono ad essere più passive, indecise ed evitanti rispetto a opportunità ed esperienze di vita nuove, formative o di crescita personale. Per questi motivi, capire le radici dell’autostima permette di adottare strategie per migliorarla, in modo da affrontare le sfide della quotidianità con fiducia e vivere una vita soddisfacente.